L’INPS ha comunicato le nuove aliquote contributive per l’anno 2019 sia per la Gestione Separata, sia per la Gestione Artigiani e Commercianti.
GESTIONE SEPARATA
Sono obbligati all’iscrizione alla gestione separata INPS, i professionisti titolari di partita iva senza obbligo di iscrizione alle casse di previdenza di categoria; i collaboratori occasioni sulla quota di reddito eccedente i 5.000,00 euro, i collaboratori coordinati e continuativi, gli amministratori di srl, gli associati in partecipazione con apporto di solo lavoro. Il contributo alla Gestione Separata INPS si calcola fino ad un massimale di reddito di euro 102.543,00. Il minimale di reddito necessario per il riconoscimento di una intera annualità di contributi invece è fissato in eUro 15.878,00
Le aliquote per l’anno 2019 sono le seguenti:
34,23% Per i soggetti NON titolari di p. iva e privi di altra copertura previdenziale, per i quali è prevista la contribuzione aggiuntiva DIS-COLL (borsisti,
sindaci, revisori)
33,72% Per i soggetti NON titolari di p. iva e privi di altra copertura previdenziale
25,72% Per i soggetti titolari di P. iva ma e privi di altra copertura previdenziale
24,00% Per i soggetti titolari di pensione o con altra contribuzione previdenziale obbligatoria
Si ricorda inoltre, che mentre per i collaboratori e gli associati in partecipazione, il carico contributivo è condiviso insieme al committente, nel caso dei titolari di partita iva , il contributo è totalmente a carico del lavoratore autonomo.
GESTIONE ARTIGIANI E COMMERCIANTI
I contributi IVS per artigiani e commercianti (quota fissa) sono calcolati su un reddito minimale che, per l’anno 2019, è stato fissato in euro 15.878,00=
Le aliquote contributive da applicare a tale reddito sono:
24% per gli Artigiani – il contributo minimo fisso annuale 2019 sarà quindi di euro 3.818,16 suddiviso in rate trimestrali di euro 954,54
24,09% per i Commercianti – l contributo minimo fisso annuale 2019 sarà quindi di euro 3.832,45 suddiviso in rate trimestrali di euro 958,14
In sede di dichiarazione dei redditi, si calcoleranno i contributi sulla quota di reddito eccedente il minimale, fino ad un massimo di euro 78.572, per gli iscritti ante 1995 e di euro 102.543,00 per gli iscritti dal 1996 in poi.
Restano in vigore le riduzioni al 50% per gli iscritti già titolari di reddito di pensione e quella del 35% per i contribuenti forfettari.